Passaggi difficili, 3 passi per superare le difficoltà

Quando ero una giovane studente di conservatorio mi capitava spesso di imbattermi in passaggi "difficili" e ci cadevo continuamente! Non avevo una strategia di studio, un piano d'azione, e invece di crearmi la soluzione rimanevo bloccata nel problema.

Risultato? Arrabbiatura, frustrazione, studi che suonavano molto peggio di come dovevano. Un giorno dissi " se diventerò un'insegnante farò tutto il possibile per aiutare i miei allievi a trovare strategie che per loro funzionino".

In questi anni di insegnamento ho aiutato centinaia di persone a tutti i livelli a superare difficoltà, ad affrontare esami e superare i loro stessi limiti. E sono emersi 3 passi da compiere per scrivere la propria strategia di studio. Te li dono, magari potranno essere utili anche a te.

Capire e riconoscere il punto che crea difficoltà

A volte può succedere che in fase di studio suoniamo tutto l'esercizio sbagliando molte volte, ma una volta ripresa l'esecuzione non ricordiamo quali erano i punti dove siamo caduti.

E' molto importante fare un riquadro colorato nel punto dell'errore e studiare quella cellula a parte PRIMA di eseguire tutto lo studio

Non partire con "È DIFFICILISSIMO"

Spesso diamo delle etichette alle cose, alle abilità (anche alle persone purtroppo)

Non prendere mai posizione su uno studio o un passaggio, affrontalo, studialo, conoscilo senza etichettarlo.

Dal tuo vocabolario dovresti assolutamente ELIMINARE parole come difficile, prova a sostituirla con SFIDANTE o IMPEGNATIVO

Saper aspettare, ci vuole tempo per ogni cosa

Siamo in un mondo dove tutto è veloce e praticamente immediato. Questo è un aspetto nemico dello studio e dell'arte in generale, quanti anni ci sono voluti per completare la Cappella Sistina? San Pietro? La Gioconda?

Di sicuro non pochi minuti, si capisce che le cose belle e fatte bene richiedono un tempo di maturazione e poi anche l'attesa ha un valore necessario a rendere l'esperienza musicale ancora più preziosa e arricchente. Ricordo la prima volta che improvvisai dopo molto tempo di studio, (apparentemente senza frutto) di armonia e pratica jazzistica, mi sembrava di impazzire per la gioia...

Avevo atteso tanto ma alla fine il frutto arrivò!

L'esperienza di studiare uno strumento musicale non è solo musicale,

ci mette in connessione con aspetti molto profondi di noi stessi.

Impariamo a conoscerci e a trovare soluzioni alternative a molti problemi,

e molto spesso queste abilità migliorano anche la nostra vita e le relazioni con gli altri.

Nei percorsi di studio in "music is for everybody" insieme all'allievo pianifichiamo piani di problem solving strategico per iniziare a guardare i problemi da ottiche ampie, questo porta ad acquisire soluzioni a volte molto creative che oltre a farci migliorare in campo didattico apre nuove vedute anche sulla vita di tutti i giorni.

I piani strategici sono frutto di studi con esperti nel campo come il Prof. Giorgio Nardone con il quale ho concluso proprio qualche settimana fa un corso sul Problem Solving Strategico.

 

Corso di problem solving strategico

Prof. Giorgio Nardone -Gennaio 2021

È molto importante investire risorse ed energie per migliorare costantemente

Ovviamente vale anche per gli insegnanti!

 
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